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¸,ø¤º°` .... ¸,ø¤º°`....... ¸,ø¤º°` .... ¸,ø¤º°` ...questa notte celebreremo alle 3 am (2.59 per la precisione) il plenilunio nel segno dello Scorpione, mi è sembrato un momento propizio per fondere con due post, due cari simboli racchiusi sia nel segno sia nel sacro uccello.
L’Araba la sento mia. Non so come mai...
...dopo aver vissuto e nel sentir sopraggiungere la morte essa si ritira in un luogo appartato e costruisce un nido sulla cima di un eremo, non importa quale, quanto distante dai viali battuti, lei sarà lì, s'una quercia millenaria, una montagna lontana, una palma sul lungomare di un paese remoto o di una spiaggia deserta...
...in questo luogo solitario accatasta ramoscelli di mirto, incenso, sandalo, legno di cedro, cannella e le più pregiate piante balsamiche, con le quali intreccia il suo nido e in questo nido vi si adagia, attendendo che i raggi del sole l’incendino nuovamente lasciandosi consumare dalle sue stesse fiamme, mentre canta una canzone. Per via delle piante che bruciano insieme a lei, la morte della fenice profuma e dopo nove giorni, dal cumulo di cenere, emerge una nuova piccola fenice che alimentata dal sole cresce, fino a trasformarsi in una nuova, giovane e potente felice fenice...
Lo Scorpione nel post di domani sarà raffigurato in dialogo con l'Aquario.
Lo Scorpione, segno dell'acqua rafferma, rappresenta l’energia di morte, l'oscurità, l'abisso, il mistero, l'inconscio, il sesso e la passionalità, parla di qualcosa che si nasconde e che è pronto a tornare alla luce, per potersi trasformare e rivitalizzare. Morire non è nulla; non vivere è spaventoso sembra dire questo segno, vive appartato ma quando esplode scatena una forza da cui non lascia scampo.
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