Mi hanno detto molte volte che sono noioso. Pesante. Preferibile è un calcio alle palle.
Così accorcio. Il recupero del passato della transavanguardia mi annoia.
Ora serve sfruttare e cavalcare gli eventi per approdare sereni nel futuro. Per riuscire a cavalcare un cavallo, lo devi capire, altrimenti non lo cavalchi. Il futuro ti schiaccia.
La globalizzazione ci sta arricchendo da un punto di vista e ci sta togliendo da un altro. Ecco perché la linea deve rompere la forma, recuperare dal sapere antico l'umano, per andare incontro, consapevoli, al progresso, senza catene o cappi al collo.
Alle 16.30, oggi pomeriggio, volevo andare a vedere Iran-Marocco, per parlare con una ragazza. Ero molto contento che il locale in questione avesse organizzato un evento e messo a disposizione il suo spazio per far stare insieme marocchini, italiani e iraniani. Pensai: ah i mondiali sono sempre quell'evento globale che unisce!
Mi sono tornati alla mente i vecchi pomeriggi d'estate, quando si scendeva nel bar del paese e con una Peroni all'equivalente di 1Euro e 50 rimanevi spaparanzato, con i piedi sotto il tavolo rosso della Coca Cola sbiadito al sole e gli occhi distratti: non potevi guardare una partita in 20, s'un televisore 14 pollici e la luce che batteva contro lo schermo; così chiacchieravi, ti guardavi intorno, interagivi, bestemmiavi ecc, ecc, ecc.
Oggi, per spiegare un sistema, i locali chiedono 10 euro per il buffet no-limits e una birra. Si è perso il lato umano a beneficio del profitto.
A parte che il buffet in genere non è mai no-limits, perché dopo il secondo mini piattino ti iniziano già a guardare storto, ma poi si applica una soglia di sbarramento e una selezione economica che ha perso lo spirito del vecchio con la parannanzi bianca e la panza, quando ti apriva il suo bar per stare insieme.
Tutti questi mega schermi, sui quali devi tenere gli occhi incollati e dai quali non puoi scappare, sprofondato in divanetti color pelle nera o in fila su singole sedie, disposte a ripetizione, ti tengono ipnotizzato, come bestie adunate in un salone, non raccontano, non parlano, come le parole che ammuffiscono dentro i libri delle biblioteche, sono senza vita. Fermano. Bloccano. Non aiutano l'incontro. L'incontro che avviene tra diversi. Perché le città e le loro forme stanno dividendo e selezionando per simili, ma la sopravvivenza non avviene tra simili, ma tra sistemi diversi integrati.
Come sempre l'avanguardia richiede la comprensione del reale, recuperare il passato, per metterlo integrato nel futuro.
Una politica di successo è quando due opinioni diverse giungono ad una soluzione. Se non siamo ancora tutti uguali, per vari motivi, si devono creare degli incentivi, come le quote all'interno di un parlamento, al fine di avere più opinioni possibili s'una stessa realtà. Punti di vista diversi rendono più completa la legge che disciplinerà una stessa materia. Rendere partecipi le minoranze di discutere di realtà che le vedono coinvolte, ci aiuta a creare una società attraverso la legge, più equilibrata.
Ciascuno ha qualcosa da dare e lo scambio, non sempre, ha un peso economico o un corpo immediato, molte volte ti arricchisce un comportamento, una visione indiretta e la produzione, il problem solving avviene per magia, spontaneo, l'intuizione nasce alla giornata, con la mente sgombra, da un caos rilassato, perché compreso.
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